I fratelli Karamazov: una spada nel cuore che fa saltare ogni certezza.

i fratelli karamazov

I fratelli Karamazov è l’ultima e forse più complessa opera di Fëdor Dostoevskij. Ho appena assistito a una traduzione teatrale messa in scena da Glauco Mauri al teatro Diego Fabbri di Forlì. E credo valga la pena fermarsi a pensare. Perché in quest’opera Dostoevskij racconta l’umanità senza filtri, nel suo essere impastata di fango e di luce.

Un anziano partriarca di provincia, Fëdor Pavlovič, si è sposato tre volte ed ha avuto tre figli, oltre ad uno illegittimo, Smerdjakov. Il più grande, Dmitrij, ha un’amante, Grušenka, di cui il padre si invaghisce fino a volerla sposare. Dmitrij si ritrova quindi ad odiare il padre e finisce per litigare con lui di fronte allo starec Zosima, che avrebbe dovuto pacificare i due.
Ivan racconta al fratello Alëša la storia del Grande Inquisitore, un romanzo nel romanzo che entra potentemente nella logica religiosa, smantellandone le fondamenta.

Ed è ancora la logica religiosa, negata da Ivan, a condurlo in un dialogo con il diavolo, che gli appare nella solitudine. Ivan, con il suo ateismo, risulta il mandante dell’omicidio dell’anziano padre, mentre colpevole ne è Smerdjakov, che non potendo sopportare di essere l’assassino si impicca.

Mentre viene condannato Dmitrij, che finisce in Siberia ai lavori forzati.

I fratelli Karamazov è un libro pubblicato nel 1879 ma che sembra scritto oggi. La storia è veramente pericolosa perché mette in discussione, e con efficacia, tutti i punti di riferimento con cui l’essere umano cerca di rimanere ancorato ad una parvenza di verità.

I fratelli Karamazov mette in discussione la famiglia, dipinta come contenitore di ogni vizio; mette in discussione la giustizia, che è semplicemente ingiusta; e mette in discussione la chiesa, che crocifigge Gesù.

Ma nello stesso tempo segna la direzione della risposta alla disperazione che tutto questo fa scaturire: la mistica vera incarnata dallo starec Zosima e la capacità di amare, sollievo e soluzione di ogni problema.

LEGGI I FRATELLI KARAMAZOV!

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