Expo 2015: benvenuti all’inferno

Paolo all' Expo 2015

Expo 2015

Ero stato talmente bombardato da una comunicazione multimediale a tappeto che nella mia testa si è installato un pensiero: all’Expo 2015 bisogna andare. Ieri ero salito a Milano per un aperitivo con un po’ di amici cari e mi sono fermato a dormire. Il blablacar di ritorno lo avevo alle 17 oggi. Per cui che fare? Pranzo con un giovane romagnolo che sta scalando il giornalismo milanese. E poi? Infiliamoci all’Expo 2015. Arrivo in metro alle 14.30. Sono dentro, già stanco, alle 15. E adesso? Mi guardo intorno. Mi sembra di essere in un formicaio brulicante di umanità. All’inizio penso: che bello! Inizio a camminare per i padiglioni. “Proviamo ad andare nei padiglioni più gettonati”. Telefono a mia sorella, che c’è già stata, quali sono i padiglioni migliori. “Giappone, Cina, Gran Bretagna Brasile” risponde sicura. Mi metto in cammino. Sarà che non ci sono abituato, ma essere continuamente spintonato, scontrato, colpito da tutta questa umanità che mi si muove intorno mi stordisce. Sembra di essere in una metro dell’ora di punta, ma a cielo aperto. E poi è enorme, sembra una città. Cammino e arrivo, stanco, al padiglione del Giappone. Vedo l’inizio di una fila di cui non intuisco la fine, e un cartello mi spiega:”Coda di 5 ore”. Provo con la Cina. Più o meno uguale. Germania: non vedo cartelli ma sono circondato da gente senza fine. Non capisco più se esisto come essere singolo o se sono solo una parte di una collettività disordinata. Gran Bretagna pure peggio. Brasile, stordito come sono, neanche lo trovo. E intanto gente, gente, gente. Gente dappertutto. Finisco per infilare il naso nel padiglione dell’Irlanda, con soli 15 minuti di coda, e vedo semplicemente 4 maxischermi senz’arte nè parte. Riesco ad entrare, con 20 minuti di coda, nel padiglione del Principato di Monaco. In cui vedo un piccolo acquario con delle meduse dentro. Intravedo, da fuori, lo stand di San Marino. Il mio giro per il mondo si è limitato a questi microstati.

Non ce la faccio più. Provo a raggiungere l’uscita con i piedi martoriati dalle vesciche, perchè le navette sono strapiene. E mentre sto arrivando fuori a raggiungere il mio passaggio di blablacar mi domando: ma qual è l’argomento di sto cacchio di Expo 2015 di cui tutti parlano?

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