Sono romagnolo. Vogliamo la Romagna unita? Iniziamo da una fiera

Sono romagnolo. Vogliamo la Romagna unita? Iniziamo da una fiera

 sono romagnolo

Sono romagnolo. Mi occupo di Romagna da una vita. Mi piace pensare che abbiamo motivo di essere fieri di essere qua in Romagna. Ho proposto e riproposto l’orgoglio per le parole della nostra lingua, per il nostro cibo, e per la nostra patacaggine.

E ho scoperto che non sono mica l’unico ad essere innamorato della mia terra. E questo mi ha fatto crescere un po’ di gelosia.

sono romagnolo

Essere romagnoli è l’avventura più divertente che ci sia. Ma bisogna anche iniziare a portarla nel presente e domandarsi: che Romagna vogliamo lasciare ai nostri figli?

Se vogliamo fare la Romagna del futuro da qualche parte dobbiamo iniziare. E mentre la politica discute se fare una provincia unica, un’area vasta unitaria, una città metropolitana o una Regione, c’è chi la Romagna prova a farla nei fatti.

Come la prima Fiera Nazionale dell’Identità Romagnola, che si terrà nella Fiera di Cesena a Pievesestina il 26 – 27 – 28 Febbraio 2016. Marchiata “sono romagnolo” e messa in piedi grazie a una collaborazione tra Cesena Fiera e Media Consulting. E al suo “patron” Luigi Angelini.

Ci tengo a segnalare questa iniziativa perché è meraviglioso quando qualcuno cerca di mettere insieme i romagnoli. I quali litigano dai tempi di Dante. Che scriveva infatti: “Romagna tua non è, e non fu mai, sanza guerra ne’ cuor de’ suoi tiranni”.

Allora vale la pena sfidare questa nostra peculiare caratteristica e iniziare a far massa tutti insieme. Vale la pena iniziare a pensarsi davvero come una grande città spalmata fra le colline e il mare.

Alla fiera ci saranno i sindaci della Romagna, la scuola di sfoglia, il torneo di maraffone (che a Ravenna si chiama Beccaccino) e il liscio romagnolo.

E poi ci saranno Giuseppe Giacobazzi e Sgabanaza. E tante altre cose, a quanto pare. Il programma completo si trova qui. La Romagna s ritroverà tutta a Cesena?

Sono romagnolo!

 

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1 commento su “Sono romagnolo. Vogliamo la Romagna unita? Iniziamo da una fiera”

  1. Sono romagnolo, di Forlì, ho scritto alcune cose, in dialetto e no, sono socio della Schurr di S.Stefano di Ravenna, che tenta appunto di salvare il nostro dialetto.
    Sulla necessità della provincia romagnola ci andrei piano: ognuno deve sapersi guadagnare un proprio spazio nell’ambito emiliano. Le cosiddette briciole sono quelle che riusciremmo comunque a procurarci. Dovremmo ricorrere alla nostra proverbiale litigiosità: per individuare un capoluogo, dove insediare una baraonda di nuovi impiegati a dirigere una nuova Regione!, Ma va là! Stiamo bene come siamo e lasciamoci invidiare da chi vorrebbe essere con noi!

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