A Ravenna non ci si saluta. Ma perché? 5 ipotesi plausibili

A Ravenna non ci si saluta. Ma perché? 5 ipotesi plausibili

 

ravenna
Magari la risposta ce la dà Dario Fo nel suo libro in cui parla di Ravenna

 

A Ravenna non ci si saluta. Chiunque abbia girato per il centro e si sia fatto qualche vasca in via Cavour sa che il ravennate non saluta l’altro ravennate. Anche fra amici, talvolta persino fra parenti.

Io nel passato credevo fosse un problema mio, pensavo di stare sulle balle a più persone di quante credessi (cosa peraltro più che plausibile: io proprio non mi sopporto).

Però è bastato confrontarsi in giro per capire che quella di non salutare è proprio una vera e propria moda ravennate.

E ho pure scoperto che nel resto della Romagna, ed anche oltre, si parla spesso di questa strana abitudine, che colpisce i forestieri.

Ecco allora 5 spiegazioni plausibili del perché a Ravenna non ci si saluta.

  1. I ravennati hanno problemi di vista. A Ravenna non ci si saluta semplicemente perché non ci si vede. Complice una rete di ottici che si rifiuta di fare gli occhiali ai miopi, la vita del ravennate è essenzialmente sfocata.
  2. Colpa della palude. Un antichissimo retaggio fa sì che quando un ravennate incontra qualcuno il primo pensiero che gli scatta è “vuole fregarmi la palafitta” e quindi non dà confidenza.
  3. Timidezza. L’antica capitale dell’Impero ha un sistema di regole di corte che imbriglia la vita emozionale e quindi i ravennati hanno le emozioni così ingarbugliate che non riescono a gestire neanche quelle elementari che emergono ad un incontro per strada.
  4. Colpa della campagna. Visto che la città è popolata dai discendenti degli inurbamenti otto-novecenteschi, in realtà impera la mentalità contadina. Quella che vede nel vicino un potenziale pericolo, perché potrebbe sempre rubarti un pezzetto di campo spostando un fosso. E vorresti pure salutarlo?
  5. Il retaggio dell’odio bizantino. I ravennati di base si odiano. A Ravenna c’è un reticolo così fitto di odi e trame gli uni contro gli altri che salutare qualcuno potrebbe sempre compromettere la trama o la faida in corso. A Ravenna per un “ciao” si può far credere di appartenere ad un gruppo piuttosto che ad un altro. Roba grossa.

O ci sono altre spiegazioni al fatto che a Ravenna non ci si saluta?

A Ravenna non ci si saluta

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P.S. Questo articolo è diventato letteralmente virale. Camminavo per strada con gli occhi sul cellulare. Mi si piazza davanti un tizio mai visto e mi ferma. “Ciao”, mi dice. “Così non dirai che i ravennati non salutano”. Grazie. Ciao anche a te.

64 commenti su “A Ravenna non ci si saluta. Ma perché? 5 ipotesi plausibili”

  1. Caro Paolo, il punto 4 è falso!!! I contadini si aiutano sempre a vicenda anche ora!!! Io vivo nel forese ravennate e te lo posso assicurare!!! Se non ci fossero gli agricoltori con i loro trattori da noi i fossi sarebbero pieni di sterpaglie e in caso di neve dovremmo spalare le strade da soli!!! Xó è vero che a Ravenna città non ci si saluta!!!!

  2. Luca Goldoni ha scritto un libro su Ravenna la più provinciale d’Italia….niente di più vero….tutti circoli chiusi i cittadini.. Snobbano tutti…noi del forese siamo diversi molto più aperti…più cordiali…

  3. Vivendo in Costa Rica dove tutti ti salutalo anche se non ti conoscono, Quando torno a Ravenna a visitare la famiglia, mi sembra di impazzire perche’ saluto tutti come faccio qui, pero’ nessuno mi saluta ed anzi mi guardano male! Buongiorno e buonasera non hanno Mai ucciso nessuno…

  4. Non ti salutate perché
    1 vi state giustamente sulle balle
    2 avendo voi seconde e terze vite segrete, con amanti e amici pericolosi, se vi incrociate non potete smascherarvi. Il nucleo Keghebé basso romagnolo potrebbe far saltare la vostra copertura
    3 a Ravenna vi clonano da anni e incontrate talmente tante copie di voi stessi e dei vostri amici che non sapete mai se siete gli originali o le copie, quindi nella filosofia del risparmio energetico non intraprendete sprechi neuronali e calorici in saluti gettati al vento
    4 siete i mentalici discendenti di Hari Seldon e della fondazione, perciò ti salutate con intense occhiate ma con conversazioni puramente telepatiche. Beati voi

  5. Arrivando qui da Roma dove tutti ti baciano salutano e sono anche un po invadenti qui è stato uno choc …che dire i ravennati …chiusi snob diffidenti o maleducati …mahhhh

  6. Sono nata a Ravenna da genitori ferraresi, per carattere sono socievole e ho sempre salutato tutti ma notavo che non sempre i miei saluti venivano ricambiati! Ho sempre ritenuto maleducato chi non mi salutava… Non è una gran bella abitudine questa, di tante belle tradizioni romagnole che avete, questa potreste pure modificarla!

  7. Paolo ma io non mi sono offesa. Ho solo detto quello che pensavo. Libertà di espressione e di pensiero. Due delle libertà di cui non farei mai a meno!!!! Le difenderó sempre!!!! E quando ti vedró in centro ti saluteró!!!! Kiss

  8. Ma sei Giampi ? Ti guardavo volentieri alla TV , con.Peppe Q. , è un’ esperienza definitivamente conclusa ? Dai, inventati qualcos’altro, sei molto simpatico e divertentissimo. AUGURI !

  9. ahahah – fantastico! Io abito a Ravenna da 25 anni, ma sono bolognese.
    E per un bolognese, che per strada saluta anche le persone che non conosce, talvolta fermandosi anche a chiacchierare, è veramente traumatico vivere a Ravenna.
    Ho avuto spesso il dubbio di essere io un po’ troppo esigente.
    Evidentemente non mi sbagliavo, qui abbassano proprio lo sguardo per non salutarti, anche i miei vicini di casa.
    Grazie per la bella risata!
    Alberta

  10. ipotesi molto divertenti come anche le risposte ! 6 forte Paolo ma tu a quale città pensi di appartenere? Oggi chiedere di dove sei lo trovo anacronistico!!!

  11. Valentina ambrosi

    Sono semplicemente tutti stronzi e saccenti! Io da milanese trapiantata qui ormai da diversi anni saluto e sorrido sempre a tutti senza mai avere risposta .

  12. Da ravennate devo ammettere che bacini e bacetti quando ci si incontra mi fanno un po’ ribrezzo… forse l’ipotesi sull’emozionalità repressa è dunque la più plausibile XD

  13. Ho riso troppo Paolo!! A Ravenna la gente se la tira. Punto. Io ravennate doc infatti sono scappata e me ne sono andata ben lontano!
    Ti seguo sempre, besos desde Barcelona! 😉

  14. Mi sono trasferita dodici anni fa a Ravenna ed ho fatto subito la scoperta di questa “moda”, che mi pare riguardi prettamente questa città, e non tutta la Romagna. Credo che chi come te riesce a guardare oltre le mura di Ravenna, si accorsa dell’esistenza di un mondo meno ingessato. Comunque mi fa piacere che qualcuno dia voce a questioni che condivido!

  15. Anch’io confermo che i contadini si salutano anche se non si conoscono. Se invece sono amici, si piantano anche in mezzo alla strada per salutarsi. E’ proprio una moda di Ravenna città, già nel forese cambia tutto!

  16. Mi sento di dire che nelle campagne attorno a Ravenna senti il calore della gente. In città a Ravenna mediamente la gente se la tira, fa la fighetta e la snob. Ecco perchè non saluta. Per lo stesso motivo il ravennate non dice mai direttamente cosa pensa, ma te lo dice alle spalle, davanti sorrisini, e dietro i commenti.
    Il vero ravegnano doc vede storto chi viene dalle campagne, mentre il ravennate è colui che si è trasferito dalle campagne in città. Probabilmente questo è un retaggio rimasto, quell’atteggiamento di diffidenza che si è diffuso ormai indistintamente.
    E non è una bella cosa, dato anche l’atteggiamento di chiusura che si percepisce in senso generale. Infatti è difficile farsi nuove amicizie. E parlo da ravennate, figlia di ravennati e nata a Ravenna, e per esperienza personale.
    Se si affronta direttamente e pacatamente la questione, si passa per rompiscatole.
    Alla faccia di “evviva la romagna, evviva il sangiovese” prova a dirlo con un ravennate doc e vedrai che ti succede

  17. Ah ecco allora nn mi sbagliavo
    Sono 11 anni che vivo a Ravenna nn proprio Ravenna città ma a circa 5 km …e cmnq da subito appena trasferitami mi sono accorta che molti nn salutavano sopratutto i giovani almeno x quanto mi riguarda…e mi chiedevo se fosse colpa mia ..che gli stavo antipatica …poi invece ho capito parlando che così nn era è che erano proprio loro così….e ancora adesso nn me lo so spiegare perchè fanno tanta fatica a salutare…basta poco che ci vò. .ahahah..Il saluto è secondo me una forma di rispetto e un gesto di educazione nei confronti degli altri.

  18. È verissimo…. io ho vissuto a Roma 10 il anni e quando sono venuta a Ravenna, incontravo dei muri e non delle persone purtroppo per motivi familiari dovevo rimanere, anche tra componenti della stessa famiglia si verificano tali comportamenti…. W l’apertura mentale, w la cordialità che il ravennate non ha.

  19. Articolo spassosissimo! Grazie di cuore x aver toccato questo argomento. Nata a Cervia come mio marito, viviamo a Ravenna da 41 anni. I nostri figli sono nati qui. Avverto questo gelo tipico del ravennate doc e ne soffro… I nativi, peró, sono chiusi solo fino a quando tu, coraggiosa rompiscatole, non rompi il ghiaccio. Solo a questo punto osano ricambiare e, devo dire che lo fanno con affetto e riconoscenza. A mio modo di vedere, direi che hanno una specie di timore degli “stranieri”. Quando sono sorti i grandi impianti industriali, si è verificata una certa invasione di lavoratori di altre regioni d’Italia, stabilitisi in Città con le loro famiglie. Ci sta che in quel periodo i ravennati abbiano subíto un certo shock… trovandosi fianco a fianco con altre culture e per questo abbiano alzato il classico “muro”. Oso fare un appello: ravennati trapiantati, uniamoci e invadiamo i cuori dei nostri concittadini indigeni con tanto affetto e stima. E la nostra cara Ravenna sarà piú simpatica e vivibile!!

  20. Articolo spassosissimo! Grazie di cuore x aver toccato questo argomento. Nata a Cervia come mio marito, viviamo a Ravenna da 41 anni. I nostri figli sono nati qui. Avverto questo gelo tipico del ravennate doc e ne soffro… I nativi, peró, sono chiusi solo fino a quando tu, coraggiosa rompiscatole, non rompi il ghiaccio. Solo a questo punto osano ricambiare e, devo dire che lo fanno con affetto e riconoscenza. A mio modo di vedere, direi che hanno una specie di timore degli “stranieri”. Quando sono sorti i grandi impianti industriali, si è verificata una certa invasione di lavoratori di altre regioni d’Italia, stabilitisi in Città con le loro famiglie. Ci sta che in quel periodo i ravennati abbiano subíto un certo shock… trovandosi fianco a fianco con altre culture e per questo abbiano alzato il classico “muro”. Oso fare un appello: ravennati trapiantati, uniamoci e invadiamo i cuori dei nostri concittadini indigeni con tanto affetto e stima. E la nostra cara Ravenna sarà piú simpatica e vivibile!!

  21. Io sono campagnola di San Pietro in vincoli , e non ho nulla da spartire con i ravennati di ravenna centro ! Per me il saluto É importantissimo !!!! PROVARE PER CREDERE

  22. Hahaha.. bello e vero, ma prova a passare da Russi e vedrai che i ravennati sono in realtà apertissimi!

  23. Quello che a me sembra incredibile e il numero di commenti su questo articolo. A tanti piace commentare gli altri o il loro stile di vita. Lasciate stare i Ravennate con le loro stranezze e preoccupatavi della vostra vita

  24. Sono una ravennate immigrata da quasi 26 anni dal vicino forese. Da qualche anno sono abbonata alla stagione di prosa del Teatro Alighieri, e dal primo anno sono seduta accanto ad una professoressa di matematica in pensione. Ci siamo salutate fin da subito, e nel poco tempo a disposizione prima dell’inizio dello spettacolo siamo anche entrate un pochino in confidenza. Poi una sera, parlando del più e del meno, mi chiede se sono di Ravenna “dentro o fuori le mura”, e io tranquillamente le rispondo che provengo da un paesino a circa 15 km di distanza. Da quel momento non mi ha più considerata, come se il posto accanto a lei fosse vuoto. Ma vi sembra normale questo? Ravennate D.O.C.? Bella roba!

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  26. A chi commenta contro Ravenna e i ravennati: TORNATE A CASA VOSTRA SE NON VI VA BENE CHIARO?
    Gambi metti il mio commento altrimenti la prossima volta che ti incontro per strada TI SALUTO anche se non ci conosciamo 🙂
    Se avete bisogno di rispondere per le rime ecco il mio contatto FB: https://www.facebook.com/jimmy.glenfield.3

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  28. Buongiorno, sono RAVENNATE DOC. Da ragazzina ero molto espansiva, salutavo tutti molto calorosamente (come mi era stato insegnato dai miei genitori RAVENNATI), poi sono stata etichettata come Ragazza poco seria!!! Ho ridimensionato il saluto… Ma saluto sempre. Da 17 anni ho un compagno pugliese,lì si che sanno fare i saluti I ravennati, confermo… Sono molto snob!!!!!!

  29. Secondo me è un misto di vari motivi, tra i quali c’è anche il fatto che il possibile “salutato” ha sempre la faccia truce, per cui il “salutante” evita di importunarlo

  30. Farei una precisazione a proposito del termine usato per definire la popolazione autoctona; il termine usato è ravennati che per me non è corretto in quanto assimila tutti coloro che vivono nella provincia di Ravenna e che poco hanno a che fare con le abitudini comportamentali locali, mentre io, da oriundo che vive da 31 anni in questo agglomerato urbano, li definisco “ravennicoli”; termine coniato dal vissuto che commistiona la parola “ravennati” (sia aggettivo che sostantivo) con le parole “cavernicoli” e/o “testicoli” (sostantivo che in questo caso si scinde in aggettivo). Ecco, dal mio punto di vista il termine “ravennicoli” è maggiormente esplicativo, direi epesegètico.

  31. È tutto verissimo… A Ravenna non ci si saluta o è una cosa rara… Anche nei negozi a volte è difficile ottenere un saluto. Altrettanto difficile per chi viene a vivere qui, è inserirsi in un gruppo di amici. Ci vogliono anni prima che tu riesca ad essere ben inserito in un gruppo che il giorno dopo ti telefona per rivedervi il week end. Puoi bere e festeggiare la sera prima quanto vuoi, ma tanto l’indomani non ti conoscono… In via Cavour stai tranquillo che non ti riconosce nessuno… Si, è molto strana Ravenna.
    Ma a Natale, se notate solo per un giorno, tutto cambia stranamente ti saluta anche chi non ti conosce… Perfino nei negozi ti salutano in modo più accogliente… Provate per credere….

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  33. E non avete visto Rimini…bo son 10 anni che abito li e nn capisco cosa costi salutare..che antipatici puri…altro che simpatia ..ma de che…ma..

  34. HO GESTITO UN NEGOZIO DI ARTICOLI ORIENTALI IN VIA CORRADO RICCI POI DAL 2003 MI SON TRASFERITO A BRNO IN REP.CECA QUà CITTà DI 600000 ANIME SI SALUTANO TUTTI COMUNQUE INVIDIO CHI SI è TRASFERITO IN COSTA RICA ! CIAOOO RAVENNA SEI E RIMARRAI CON IL TUO FASCINO ANCHE DI CHI NON SI SALUTA SEMPRE SPECIALE MAGICA E UNICA !

  35. Avevo già lasciato un commento a febbraio 2016, ma ora sono ricapitata per caso su questo articolo – che letto due volte è anche più simpatico – e dopo aver letto alcuni commenti vorrei aggiungerne un altro.
    A chi dice che i contadini sono cordiali e amorevoli e che quindi i ravennati, se fossero in fondo dei contadini, sarebbero anche loro cordiali, rispondo che io ho sempre pensato, senza offesa per nessuno e con molta delicatezza, che il problema sta nel fatto che i ravennati sono contadini che si sentono dei cittadini. Terribile!
    Sono molto d’accordo con chi invece dice che il problema non è dei ravennati dell’intera provincia, ma solo di quelli che vivono in città. E’ sufficiente spostarsi di pochi chilometri e sono tutti cordiali, anche a conferma di quanto ho appena scritto sopra.
    Come è verissimo che se tu insisti, ma tanto, poco alla volta riesci anche a farti accettare. Non è chiaro quanto sia indispensabile fare questa fatica.
    In ogni modo è stato veramente un piacere ricapitare in questa pagina. Grazie!

  36. Sono Perugino e vivo per lavoro a Ravenna da 15 anni.
    Ho notato subito questa cosa.
    I primi tempi mi sentivo un idiota, salutavi i vicini tutti i giorni e mai un cenno di risposta !
    Ho vissuto in centro e campagna, ma non ho notato tante differenze.
    Ora vivo in zona mare, dove abitano molti meridionali e montanari (vengono così chiamati quelli delle colline forlivesi trapiantati qua per lavoro) e devo dire che – per fortuna – sono tutta altra gente !!!
    In sostanza, qua ci sono buoni servizi, opportunità e qualità di vita, ma fare amicizia è molto difficile, sei sempre un estraneo (a meno che non abbiano bisogno di te !!!).
    Ciao, Ciao.

  37. per me è l’incontrario! da piccola andavo in campagna a prendere la frutta ed ho sempre e solo visto musi lunghi e silenzi. ravennate da generazioni non mi sembra che siamo così rustici. posso ipotizzare: mia madre quando parlavo di qualcuno mi chiedeva di dove fosse, se era di ravenna lo conosceva – o ne aveva sentito parlare- attraverso reticoli di : quello che aveva il negozio di stoffa, ” la fiola d’..” ecc, in ogni caso ha sempre guardato con sospetto un ravennate che “venisse da fuori”, lo beccava da come parlava-” L’e un “aquà alà” e con questo eri bell’ e che fritto. ma in quanto al saluto..dai, non esagerare! si è sempre salutato, non con calore vabbè, ma sempre. vuoi anche incolparci di non mangiare la verdura? su questo ti dò ragione ma sul saluto no. ciao ciao.

  38. quel problema li con la mia gente non ce l`ho essendo Ravennate di Ravennati…probabilmente e` dovuto ai soliti ospiti in abbondanza venuti da lontano meridione a dal marocco che si stabiliscono in zona Ravenna e con la prerogativa di essere trattati da sceicchi arabi quando loro stessi stan scappando dalla loro citta`gente percche e` un water di posto..che poi le cose funzionino A Ravenna sara` sicuramente dovuto al modo Ravennate di essere il quale saluta poco e non ammica con l`occhio come l`ipocrita fa..ma in sostanza e` efficente quando deve esserlo..se non vi sentite compresi andate da uno psichiatra e fatevi curare.bona not`

  39. Quello che dici è tutto vero Paolo. In base alla mia esperienza posso dire che non è un modo di fare che riguarda tutti i Ravennati e per fortuna interessa sportutto Ravenna città; ma ahimè è vero, una buona fetta di cittadini ha questa odiosa abitudine di non salutare. Li incontri, anche più volte, in un determinato contesto, ti presenti e ci scambi quattro chiacchiere ma come ha già scritto qualcun’altro in un commento precedente, il giorno dopo non ti conoscono! Li incroci per strada, ti guardano, ti riconoscono ma…non ti salutano e anzi fanno finta di non conoscerti .

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