Occhi ciechi piangono muti

nostalgia di mare inviolato dalle retine 

si abbassa la palpebra di uno scrigno

-rilucono ricordi gravidi

Ulisse vittorioso eroe è prigioniero

nel grembo emerso di una ninfa 

lacrime amniotiche, patria lontana

nostalgia di madre inviolata dalla retina

eterno ritorno al padre ignoto

Infiniti eroi partoriti nei mari dell’esistenza

con gli occhi parliamo la lingua liquida dell’utero

ricordo dell’altrove in cui eravamo a malapena

Lacrime, lacrime, gocce di verità eterna