Giorno della memoria: cosa dobbiamo ricordare già?

Giorno della memoria: cosa dobbiamo ricordare già?

giorno della memoria

Giorno della memoria. Nella vita mi sono dimenticato un sacco di cose: lo spazzolino da denti in viaggio, il caricabatterie del cellulare in vacanza, l’ombrello a casa dell’amico con cui poi ho litigato, le chiavi di casa quando avevo già chiuso la porta.

Una volta mi sono scordato pure il figlio di 7 anni di mia sorella al bar. Quando l’ho ritrovato si era laureato.

Mi sono dimenticato il nome di qualche ragazza, la tabellina del 7, l’elenco dei Comuni della Provincia di Forlì e anche il titolo di quel film… come si chiama già?

Ma certe cose non si possono dimenticare. Cose bellissime: l’infanzia passata fra le braccia della mamma, le gioie dei successi professionali, e poi quelle cose che non si possono dire sennò google si arrabbia. E anche la mamma.

Ma anche cose terribili: i genocidi, le guerre, la cattiveria umana.

Ecco, per me il senso del giorno della memoria è questo: farsi un nodo al fazzoletto per ricordarsi ciò che non dobbiamo dimenticare. Che siano cose straordinariamente belle o terribilmente brutte. Tipo soffiarci il naso nel fazzoletto pieno di nodi.

Perché le prime segnano nella nostra bussola la direzione verso cui tornare. Le seconde quella da cui stare alla larga.

Gli ebrei sono i più bravi di tutti a fare memoria, sin dai tempi dell’Antico Testamento. Parlano ancora la lingua di Mosè, mentre il resto del mondo nel passato parlava latino, oggi inglese, domani probabilmente dialetto romagnolo.

Le loro glorie dei millenni passati, che un po’ sono anche nostre, le ricordano alla perfezione. Mentre noi, che a turno abbiamo governato il mondo, sappiamo solo lamentarci del presente.

Ma ricordano anche molto bene le tragedie trascorse. L’Olocausto, che ha interrogato tutto il mondo. Quell’Olocausto che è ancora vivo nell’antisemitismo strisciante che avanza in ampie fasce della popolazione. Specialmente fra i nuovi arrivati.

Noi invece ci dimentichiamo di tutto: del genocidio degli armeni, delle purghe staliniane, dell’ascesa al potere di Hitler, della conquista armata dell’Islam, dell’inquisizione, e persino della cervicale di cui soffrivamo ieri.

Dovremmo davvero imparare dagli ebrei in questa giornata della memoria. Perché come scrisse George Santayana “coloro che non si ricordano del passato sono condannati a riviverlo”. E non è detto che sia sempre un gran bell’affare.


Commenti

4 risposte a “Giorno della memoria: cosa dobbiamo ricordare già?”

  1. […] 梦想和平该多好,但现在却弥漫着严峻的战争气氛,不是哈马斯和以色列之间的战争,而是天使和恶魔之间的战争。 两者都存在于各方,两者都存在于我们每个人身上,但哈马斯最近几天所体现的恶魔般的野蛮行径使得今天在街头或社交媒体上支持这个恐怖组织的任何人都成为恶魔势力的支持者。 被斩首的儿童的血没有被抹去,被强奸、暴露、烧毁的尸体的尊严也没有恢复,有记忆的人已经知道这个故事的结局,每天 纪念日。 […]

  2. […] Было бы так приятно мечтать о мире, но сейчас царит мрачная атмосфера войны, и нет войны между Хамасом и Израилем, есть война между ангелами и демонами. Оба присутствуют со всех сторон, оба присутствуют в каждом из нас, но количество демонического варварства, которое Хамас воплотил в последние дни, делает любого, кто сегодня поддерживает эту террористическую организацию на улицах или в социальных сетях, сторонником демонических сил. Кровь обезглавленных детей не стерта, не восстановлено достоинство изнасилованных, обнаженных и сожженных тел, те, у кого есть память, уже каждый день знают, чем заканчивается эта история. день памяти. […]

  3. gli isdraeliani faranno a Gaza quello che fecero i tedeschi nel ghetto di varsavia

  4. […] passata anche quest’anno la giornata della memoria, quel giorno che dovrebbe farci ricordare cos’è stata capace di fare la civile Europa […]

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