Libertà di pensiero! Basta etichette e pensiero unico

libertà di pensiero

Libertà di pensiero! Sì lo so, avevo promesso che non avrei scritto di politica, di Salvini e di quelle cose che fanno il mondo in bianco e nero. Lo avevo promesso perché non mi va di essere etichettato, catalogato. Non mi va di entrare nella logica di quelli che vedono il mondo sempre diviso in due, destra/sinistra, buoni/cattivi, bianco/nero, fascisti/comunisti.

Ma non ce l’ho fatta. Le menzogne che continuo a sentire in TV, in radio e che leggo su internet mi hanno stufato. Mi sono stufato di sentirmi raccontare che il nero è bianco e il bianco è verde.

Anche perchè chi mastica letteratura e poesia purtroppo o per fortuna finisce per vedere un po’ di cose in più di chi non legge. E l’alternativa poi è: tacere e farsi venire l’ulcera. O parlare.

Ho scelto di parlare.

Intanto ho ripescato un mio vecchio motto che usavo sul canale di YouTube quando provavo a proporre delle letture a ragazzini: se non leggi ti fottono!

E quindi Sono tornato su youtube. Ho deciso di sfogare anche lì, oltre che sul mio podcast una parte delle mie energie insolute. Seguitemi se vi va.

Voglio parlare di libertà, di pensiero unico, di come la cultura in Italia sia pilotata da elite che hanno sapori stantii di sessantotto e unione sovietica.

Voglio dare il mio contributo, per quanto piccolo, a ristabilire il metodo della verità. Quello che continuamente il politicamente corretto mina, volendo instaurare un pensiero unico pieno di dogmi e inquisizioni.

Non ho più voglia di farmi prendere per il naso da profeti di sventura che fanno leva sull’ignoranza, sulla semplicità e sulla nostra incapacità di discernere. Che siano la Greta Thunberg mossa come una marionetta da quelli che ci vogliono raccontare che se non giriamo in macchina salveremo il mondo, o che siano la Carola Rackete che ci dice che tutta l’Africa deve venire in Europa perché si sposta a causa del cambiamento del clima causato dall’inquinamento europeo.

Vi va di darmi una mano?

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