Poesia su wattpad: un connubio possibile?

Poesia su wattpad: è possibile o l’ossimoro è così ardito da suonare quasi come una bestemmia?

Poesia su wattpad

Wattpad è un social particolare, molto intrigante. Mette insieme tutte quelle persone che sentono l’esigenza di scrivere ma sono fuori da circuiti o possibilità di pubblicare.

Diciamo che è un territorio pieno di ragazzine (spesso “ine ine”, intorno ai quattordici anni) che si cimentano con la difficile arte della letteratura e della poesia.

Io ho pubblicato più di trenta libri, la metà dei quali con i principali editori italiani. E quando avevo 14 anni c’era ancora la prima repubblica.

Che c’entro con wattpad?

La mia convinzione sulla poesia è che debba andare a fecondare nuovi territori. Quella poesia che muore sulla carta di libri organizzati in collane che nessuno legge è una poesia del tempo passato.

Fare arte significa rincorrere il futuro in una logica di eterno.

Ecco perché ho scelto di fare un passo verso il futuro e, oltre a continuare a infilare poesia dappertutto, di pubblicare alcuni semplici componimenti poetici su wattpad.

Poesie d’amore per te. Così si chiama l’esperimento che sto portando avanti.

Ogni giorno dedico alle lettrici una poesia d’amore. E ogni poesia è associata a una foto di una influencer. E così accolgo chi viene a leggermi:

“Tu meriti tutto l’amore del mondo.
Queste poesie sono scritte per chiunque voglia sentirsi una principessa.
La più desiderata e amata principessa.
Ogni poesia è stata scritta per te.
Ogni poesia è accompagnata da una foto di un influencer.
Ogni poesia vuole raccontarti che qualcuno ti ama”.

Non so dove mi condurrà questo progetto. La scalata delle classifiche di wattpad è arrivata subito, nel giro del primo mese.

poesie su wattpad

Ma quando si fa poesia non la si fa per contare i numeri. Ma per contare i battiti.

Può il cuore battere grazie alla poesia su wattpad?

4 commenti su “Poesia su wattpad: un connubio possibile?”

  1. giuseppe stracuzzi

    Anch’io ho qualche esperienza di poesia, poiché ne ho pubblicate di tante, e posseggo mio malgrado un’età piuttosto avanzata.
    Mi piace la tua convinzione sulla poesia che spesso e volentieri
    “muore sulla carta di libri organizzati in collane che nessuno legge”
    Ho frequentato parecchi siti di poesia dove è facile notare che letture e commenti fluiscono soltanto da parte di altri sedicenti poeti, dove il gradimento è condizionato dallo scambio di complimenti e belle parole che alimentano legami di simpatia, con l’effetto che letture spesso scadenti diventano premiate a discapito di poesie profonde di un cero valore che vengono trascurate.
    Per quanto riguarda” il passo avanti verso il futuro”, la mia convinzione è che il tuo esperimento, aumenterà l’avanzata di sedicenti poeti, soprattutto giovani o giovanissimi, ma condurrà il livello della poesia a limiti scadenti.

  2. Caro Giuseppe, grazie per il contributo. Credo che quest’era sia costitutiva per il futuro della poesia e della letteratura: stiamo cercando i nuovi spazi dopo la morte di Gutenberg. Hai ragione sul fatto che il rischio di portare in basso la ricerca poetica è sempre vivo. Sta a tutti noi contribuire con versi degni di tale nome. Se non l’hai ancora visto prova a guardare il sito del nostro movimento http://www.rinascimentopoetico.it

  3. giuseppe stracuzzi

    Ciao Paolo, grazie dell’invito, proverò volentieri, con un po’ di tempo, a guardare il sito che mi suggerisci. Cari saluti

  4. giuseppe stracuzzi

    Caro Paolo. Scusa se rispondo in ritardo.
    Ho visionato il sito che mi hai suggerito “Rinascimento poetico”. Trovo interessante l’idea di pubblicizzare la poesia conducendola passo dopo passo, magari accompagnata da immagini attrattive, e penso che essa possa raccogliere giovani dinamici per riuscire veramente ad espanderla.
    Devo dire però che il mio pensiero forse un po’ si dissocia dal tuo. Secondo me La poesia non è morta, anzi al contrario, grazie all’evoluzione, è diventata troppo vivace, il numero dei poeti è in continua evoluzione, non solo quello dei poeti, ma anche quello dei critici e delle case editrici. Per pubblicare un libro di questi tempi bastano pochi soldi, purtroppo la merce, quando diventa troppa, perde il suo valore. Secondo me questa è la vera realtà. Realtà che colpisce non solo la poesia ma anche altre culture.
    Forse il movimento che hai creato richiederebbe oltre a ispirazione poetica una certa intraprendenza , intraprendenza che a mio parere spesso manca a poeti che sentono la poesia come bisogno di evadere dalla realtà. Cari saluti

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