The Mandalorian: femministe e politicamente corretto non mi lasciano evadere neanche con il cinema

The Mandalorian
My take on Yoda’s race baby. Rendered in Octane in Cinema4D, sculpted in ZBrush, retopology was done in Maya, Texturing in Substance Painter.

The Mandalorian è una serie TV che avevo voglia di vedere da tempo. Sapete, una di quelle serie che a fine giornata ti portano lontano dal tempo e dallo spazio e ti conducono in un altro mondo. Quello di Star Wars.

Adoro evadere. Questo presente in cui il politicamente corretto sta rendendo impossibile l’esercizio della libertà mi piace sempre meno. Sono preoccupato. E per alleggerire le preoccupazioni evado.

Bella serie TV. Mi sono divorato la prima stagione. Così, incuriosito, ho digitato “The Mandalorian” su Google. Ma perché l’ho fatto?

E leggo, prima che le femministe si sono arrabbiate perché nel primo episodio non ci sarebbe stata sufficiente rappresentazione femminile. E già iniziano a girarmi quelle cose per cui le femministe mi odiano. Escono continuamente film e serie TV in cui ci sono solo donne (da “Burraco” ad “Anna” per citare le prime due proposte che mi scorrono sotto gli occhi su Amazon Prime). In un sacco di serie TV e film ci sono solo punti di vista femministi, con gli uomini ridotti a fare i porci stupratori (Bombshell) o gli oppressori delle donne (The Handmaid’s Tale). Continuamente vediamo eroine e protagoniste prendere il posto di quelli che erano eroi e protagonisti (uno per tutti, Rogue One), e per una puntata in cui non c’è una donna protagonista dobbiamo assistere a proteste e critiche?

Poi, non contento di ciò, vado avanti a leggere le notizie di Google su The Mandalorian. E scopro che la bella coprotagonista (perché alla fine c’è una coprotagonista femmina, ma si vede che alle femministe non basterà mai finché tutti gli uomini non saranno morti), l’attrice Gina Carano, è stata licenziata in tronco dalla serie. Perché? Recitava male? Aveva fatto male il suo lavoro? No. Aveva espresso un’opinione, oggettivamente, fatta male. Aveva fatto un paragone tra i repubblicani americani e il popolo ebraico sotto Hitler. Paragone sbagliato. Opinione difficilmente condivisibile. Ma cosa c’entra con il suo mestiere di attrice? Vogliamo veramente vivere in un mondo in cui censure ideologiche ci processano continuamente per ciò che pensiamo? Vogliamo di nuovo un’inquisizione?

Mi stavo godendo una bella serie TV. Poi il femminismo e il politicamente corretto me l’hanno rovinata. Come stanno rovinando tutto il resto.

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