Blockchain poetry: che cosa significa?

blockchain poetry

Blockchain poetry. Che significa? La Poesia (quella che non è morta) è un blockchain. Probabilmente la più antica forma di blockchain.

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Che cos’è, alla fine, un blockchain? É una struttura dati condivisa e “immutabile” resa tale da un sistema di crittografia.

E da cosa è formalmente composta la poesia?

Sequenze di versi non sostituibili, retti da regole di metrica, rima e ritmo del cuore. Che possono decrittati solo da esseri umani in connessione con il mistero.

Non si può spostare una sola parola dal testo originale, per esempio, dell’Odissea o tutto il costrutto cade.

Una catena composta non da blocchi qualunque ma da versi e da squarci nell’infinito. Una poetrychain, si potrebbe dire.

Molti sistemi di blockchain nascono per assicurare valore, originalità, identità di un oggetto.

La poesia è una blockchain che non assicura valori monetari o transazioni, ma i movimenti che si agitano nelle profondità dell’animo umano.

Ma questo sistema di blockchain non riesce a sopravvivere da solo nel metaverso. Ha bisogno di un aiuto. Per esempio gli NFT.

Ma piantare versi nel metaverso significa costruire un futuro che continuerà ad avere finestre affacciate sul mistero.

Chi capirà che la poesia può diventare parte integrante del nuovo mondo, chi accetterà l’idea che ogni metaverso ha bisogno di poesia per dirsi umano, chi coglierà l’importanza di portare i versi poetici sulla nuova arca di Noè, avrà salvato l’umanità.

E chiunque avrà aiutato i poeti a salire su questa arca verrà benedetto dai loro versi immortali. Che saranno blockchain poetry.

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