JRR Tolkien è senza ombra di dubbio uno dei più interessanti interpreti dell’umanità, nella sua versione moderna e contemporanea. Qual è il segreto del suo successo?
Il segreto di JRR Tolkien
JRR Tolkien rappresenta una tappa fondamentale nel percorso tramite cui un ragazzino inizia a guardare alla dimensione adulta. Film e libri. Il Signore degli Anelli appartiene oramai alla conoscenza comune, almeno quanto Omero, Dante o Shakespeare. La sua letteratura abbraccia tutte le funzioni della letteratura nella storia, dall’intrattenere all’educare. Generazioni di occidentali si sono tuffate nella Terra di Mezzo, divenuta una sorta di nuova mitologia contemporanea. Tutti conosciamo le vicende di Frodo Baggins, degli Hobbit, di Aragorn e Gollum. Tutti guardiamo con curiosità alla saggezza di Gandalf, all’eterea bellezza degli elfi, alla rude fierezza dei nani.
Ma qual è il segreto del successo di questa saga? Se ne potrebbero elencare molti, che vanno dalle capacità letterarie di Tolkien alle fortune commerciali. Ma c’è un punto che è centrale e che sovrasta tutti gli altri. è la capacità di Tolkien di creare un mondo in cui fuggire, ma in cui si ritrova la verità più profonda dell’essere umani e dell’esistere nell’universo.
La lotta fra il bene e il male, sì, il fascino discreto del male stesso, la conflittualità delle diversità, la difficoltà delle scelte. Come in uno specchio magico, chi si tuffa nella dimensione creata dal Signore degli Anelli trova elementi distanti e fantasiosi, ma insieme ritrova se stesso. C’è così tanta verità in quelle vicende, c’è così tanta poesia.
Chissà se era davvero questo ciò che Tolkien si aspettava dal mondo che aveva creato, chissà se il suo fine era questo. Eppure le milioni di persone che si sono incontrate fra la Contea e Mordor sembrano essere accomunate tutte dai medesimi sentimenti. Tolkien ci ha donato occhi nuovi, e insieme antichissimi, per vedere la realtà.
Il Signore degli Anelli è insomma una delle più grandi opere scritte negli ultimi secoli. Sempre viva JRR Tolkien.