Libri sconosciuti che tutti dovrebbero leggere ma che costano troppo

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Libri sconosciuti ce ne sono molti. Alcuni lo sono perché l’industria libraria è impazzita. Ma alcuni restano sconosciuti non perché siano brutti o insignificanti, anzi. Ci sono alcuni libri che tutti dovrebbero leggere ma che nessuno conosce semplicemente perché costano troppo.

Pierpaolo Pasolini, iniziamo da qui. Uno dei massimi intellettuali del “900 era innanzitutto un grande poeta. Iniziò scrivendo poesie e finì diventando un grande regista. Eppure se volete leggere le sue poesie nella raccolta integrale dovete prepararvi a spendere 120 euro se comprate l’edizione Mondadori, o anche di più se volete leggere la raccolta della Garzanti, se la trovate.

Non c’è miglior sorte per chi voglia addentrarsi nell’opera omnia di Jorge Luis Borges. Uno dei più versatili e grandi pensatori del “900 ha regalato al mondo non solo storie e saggi ma anche incredibili poesie. Che peraltro si intrecciano con la sua prosa e la sua ricerca in modo unico. Non per nulla gli venne negato ripetutamente il Nobel, fatto che è alquanto più onorifico del riceverlo.

Eppure se vogliamo addentrarci a leggere Borges nel dettaglio dobbiamo prepararci ad un esborso di una ottantina di euro, sempre nell’edizione della Mondadori.

C’è una figura di poeta e mistico che nel mondo iranico e turco corrisponde in qualche modo al nostro Dante: Gialal al-Din Rumi. Un personaggio talmente grande da entrare dritto nella mente e nei cuori di chi lo legge. In Italia non lo conosce quasi nessuno. Che magari c’entri anche il fatto che per leggere il Mathnavi, la sua opera più importante, dobbiamo prepararci a spendere 50 euro?

Purtroppo si potrebbe andare avanti ad elencare libri che dovrebbero essere di dominio pubblico e che invece rimango sconosciuti ai più semplicemente perché costano troppo.

In un mondo in cui si trova oramai qualunque libro ad un prezzo che difficilmente supera i 15 euro, ed in cui in formato digitale si può risparmiare ancora di più, è un vero peccato che questi grandi siano solo per i ricchi.

Per questo vorremmo davvero che quelli di Pasolini, Borges e Rumi non fossero più libri sconosciuti.

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