Il più grande poeta italiano vivente chi è?
A chi interessa chi sia il più grande poeta italiano vivente?
Farsi questa domanda, dopo aver indagato chi sono i poeti oggi, è un po’ come chiedersi chi sia il più grande poeta italiano contemporaneo.
In molti si chiedono chi sia il più grande poeta italiano de 900, ancora più persone si domandano chi sia il più grande poeta di sempre. Ma chi sia il contemporaneo migliore se lo chiedono in pochi, visto che quello della poesia è comunque un mondo ristretto. Se lo chiedono più che altro poeti e aspiranti tali. Questa domanda ha bussato al mio ego famelico con grinfie sporche di ambizione. Ma fare poesia per me significa proprio uscire dalla logica dei numeri e delle classifiche per inseguire il silenzio con cui il Tutto ci spiega il cosmo.
Ma volendo porsi questa domanda, un secondo quesito si affaccia: chi può decretare chi sia il più grande poeta vivente?
Chi può deciderlo?
E questa è la vera domanda. Solo che trovare una risposta è tutt’altro che facile.
La prima risposta che verrebbe da dare è “la critica”. Ma, essenzialmente, in Italia non esiste una vera e propria critica per la poesia contemporanea. Esclusi un paio di grandi professori, la critica seria è essenzialmente disinteressata alle sperimentazioni poetiche di chi fa poesia contemporanea.
La seconda risposta potrebbe essere “il pubblico”. Ma i libri di poesia, essenzialmente, non vendono. Che non singnifica che la poesia non viva, ma semplicemente che i contemporanei fruiscono la poesia attraverso altri mezzi, soprattutto quelli digitali.
La terza risposta potrebbe essere “i media”. Ma in quale giornale, sito, radio c’è qualcuno così autorevole da riuscire a comprendere le differenze fra le poetiche di chi scrive poesia? I media certamente possono creare operazioni, appunto, mediatiche e rendere un qualche poeta conosciuto per qualche ora, giorno, mese. Ma non è lo strumento giusto per decretare chi sia il più grande poeta italiano vivente.
Allora si potrebbe pensare ai concorsi. Ma i concorsi di poesia in Italia sono pressoché tutti pervasi da una logica commercial-consortile. Prevale cioè la logica di premiare chi poi pubblicherà (pagando) un libro con la casa editrice associata al concorso, o semplicemente viene premiato l’amico a cui poi chiedere un contropiacere.
E quindi?
Una possibile soluzione
Esiste un’entità asettica e rigidamente numerica che passa la propria esistenza meccanica a fare classifiche e a fornircele in modo ordinato: Google. Se vogliamo proprio fare una classifica e vogliamo farla nel modo più contemporaneo possibile, sarà sufficiente digitare “Il più grande poeta italiano vivente” su Google e scoprire il podio delle corone d’alloro digitale.
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