Il cantico delle creature: testo e prime considerazioni

Cantico delle creature: testo per voi.

Il cantico delle creature: testo
Il mio testo per entrare a fondo dentro al Cantico

Il cantico

Il Cantico delle creature è la più bella poesia italiana. Ho dedicato quasi due anni di ricerche per navigarlo e alla fine ho concentrato tutto in questo testo con cui voglio condividere il mio cammino.

Ma, per quanto straordinario sia il Cantico, non è la prima poesia italiana: Francesco d’Assisi è il più antico poeta che abbia scritto in italiano, o meglio in volgare, di cui abbiamo paternità certa. Ma il Cantico non è la sua prima poesia: molti anni prima, all’inizio del suo cammino di conversione, aveva infatti scritto un’altra preghiera davanti all’immagine del crocifisso, quello di San Damiano:

Altissimo, glorioso Dio,

illumina le tenebre de lo core mio.

E damme fede dritta,

speranza certa e caritade perfetta,

senno e cognoscemento, Signore,

che faccia lo tuo santo e verace comandamento.

Amen

Questa probabilmente è la prima poesia in lingua italiana.

Ma il testo del Cantico delle creature è invece questo:

IL CANTICO DELLE CREATURE O DI FRATE SOLE

«Altissimu, onnipotente, bon Signore, tue so’ le laude, la gloria e l’honore et onne benedictione.

Ad te solo, Altissimu, se konfàno et nullu homo ène dignu te mentovare.

Laudato sie, mi’ Signore, cum tucte le tue creature, spetialmente messor lo frate sole, lo qual è iorno, et allumini noi per lui. Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore, de te, Altissimo, porta significatione.

Laudato si’, mi’ Signore, per sora luna e le stelle, in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle.

Laudato si’, mi’ Signore, per frate vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale a le tue creature dài sustentamento.

Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.

Laudato si’, mi’ Signore, per frate focu, per lo quale ennallumini la nocte, et ello è bello et iocundo et robustoso et forte.

Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.

Laudato si’, mi’ Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore, et sostengo infirmitate et tribulatione.

Beati quelli che ‘l sosterrano in pace, ca da te, Altissimo, sirano incoronati.

Laudato si’ mi’ Signore per sora nostra morte corporale, da la quale nullu homo vivente pò scappare: guai a quelli che morrano ne le peccata mortali;

beati quelli che trovarà ne le tue santissime voluntati, ka la morte secunda no ‘l farrà male.

Laudate et benedicete mi’ Signore et ringratiate et serviateli cum grande humilitate».

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